Evo Morales all’incontro del Movimenti Popolari

Nella fase storica attuale, con attacchi sempre più violenti da parte dei poteri economici globali all’ambiente, ai territori, ai diritti, alla partecipazione democratica e senza forze politiche in grado di rappresentare e difendere realmente le istanze popolari radicate nella società, l’unico modo per cambiare davvero le cose è unirsi, tutti, sindacati, organizzazioni, movimenti, e passare dalla lotta sociale a quella elettorale. Finché resteranno altri ai posti di governo invece di chi lavora quotidianamente per cambiare le cose, i cambiamenti tarderanno ad arrivare.
Ad incontrare il Presidente nella sala riunioni dell’Hotel Bernini Bristol, a Piazza Barberini, dove la rappresentanza governativa del paese andino è alloggiata, una delegazione di organizzazioni sociali e sindacali: tra essi la Fiom, A Sud, organizzazione indipendente impegnata su conflitti ambientali e partecipazione popolare che ha lavorato per anni in America Latina e specificamente in Bolivia, Action, movimento di lotta per il diritto all’abitare che lavora da anni anche nell’accompagnamento e assistenza ai migranti, il Crap, Coordinamento Romano Acqua Pubblica tra i protagonisti del referendum del 2011, infine, rappresentanti della Campagna italiana Stop-TTIP, che raccoglie decine di organizzazioni contro la firma del Trattato transatlantico su Commercio e investimenti in negoziazione (segreta) tra Usa e Ue.
Geraldina Colotti ci parla dell’intervista che ha pubblicato per il Manifesto: geraldina_colotti_moralesRoma