La scelta del management sembra essere dettata dalla possibilità di sfruttare incentivi del PNRR per costruire magazzini nuovi e contemporaneamente assumere lavoratori con salari più bassi rispetto a quelli percepiti dai lavoratori dell’hub piacentino grazie agli sgravi fiscali per le nuovi assunzioni.
La decisione comunicata ormai 50 giorni fa non ha visto nessuna evoluzione e tentativi di risoluzione tramite i canali istituzionali. Nel frattempo proseguono i presidi sui magazzini di Castel San Giovanni e le iniziative di sostegno e boicottaggio in vari punti vendita della stessa multinazionale, che si terranno di nuovo questo week anche a Torino. Ne parliamo con Arafat dei SiCobas di Piacenza.