In Portogallo sono proseguite diverse giornate di manifestazione e notti di rivolta contro la violenza della polizia, dopo che un uomo di 43 anni originario di Capo Verde, Odair Moniz, è stato ucciso da un poliziotto.

Nei giorni che hanno seguito l’omicidio, sono stati molti i tentativi da parte della polizia di ricamare attorno a Odair una narrazione finalizzata a criminalizzarlo: sono andati a casa sua, hanno messo ulteriore paura alla sua famiglia, invadendo lo spazio domestico, per ricercare qualsiasi cosa potesse incriminarlo. Non hanno trovato niente, eppure la destra sfila per le vie della città in corteo pro-polizia a poche ore dalla morte di una persona innocente per mano dello stato.

Il poliziotto almeno è attualmente indagato e molte sono state le manifestazioni pacifiche in memoria di Odair, contro la criminalizzazione dei quartieri popolari e contro la polizia. Parallelamente alle manifestazioni, chiamate in centro a Lisbona, i bairri – quartieri non centrali, popolari –sono stati spesso teatro di azioni di rivolta dal basso, sono stati presi d’assalto autobus di linea, a cui è anche stato dato fuoco dopo aver fatto scendere i passeggeri.

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