Sale la tensione nell’isola di Mayotte,territorio metropolitano francese davanti alle Comore dopo che la corte d’appello dell’isola ha ribaltato la decisione del tribunale di Mamoudzou che aveva sospeso lo smantellamento della baraccopoli “Telus 2”, nella cittadina di Koungou (a Nord-est dell’isola), abitata da migranti di origine comoriana . Ora l’operazione chiamata “Wuambushu”, che aveva richiamato 2 mila uomini delle forze dell’ordine provenienti dalla Francia,su iniziativa del muscolare ministro degli interni francesi Darmanin , riprende con gli sgomberi rendendo più incerto il futuro delle 100 famiglie.

Sebbene l’economia e i servizi nell’isola siano considerati i più carenti in tutto il territorio francese Mayotte è il sogno di vita per molti comoriani visto il più agevole accesso alle cure mediche all’istruzione. Ma gran parte dei mahorais ritiene che gli arrivi dalle Comore siano la principale causa del mancato sviluppo e del peggioramento della sicurezza nell’isola.Le organizzazioni anti-migranti di Mayotte stanno prendendo sempre più piede e si moltiplicano le azioni di chi blocca l’accesso agli ospedali per stranieri e le spedizioni di medicinali e merci verso le Comore. L’estrema destra divenuta maggioranza nell’isola soffia sul fuoco ,e l’esecutivo di Macron spinge per una ripresa degli sgomberi anche per stornare l’attenzione dalle proteste in Francia contro la riforma delle pensioni.

Ne parliamo con una compagna che vive a Parigi impegnata nei collettivi antirazzisti.

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